moscato giallo

Sinonimi: goldmuskateller, moscat, moscatel (in Trentino), moscatello, moscatellone, moscato fior d’arancio, moscato fiori d’arancio, moscato reale, moscato d’Arquà e moscato dei Colli sui Colli Euganei — dove è chiamato anche moscato sirio —, muscat, muskateller.

 

Cenni storici: questo vitigno, come tutti i moscati, avrebbe origini greche, era uno tra i più conosciuti già nell’antichità, e se ne trovano numerose tracce e citazioni nei vecchi testi. Ai tempi dei Romani ne parlò Catone e i moscati erano chiamati uve apianae, dal nome delle api che circondavano i grappoli maturi e profumati. Nel Rinascimento il nome mutò in moscato, forse a causa della somiglianza con il muschiato, essenza allora molto apprezzata. L’opera dell’uomo, attraverso diversi incroci, ha realizzato numerose varietà, come il moscato bianco, giallo, nero e rosa. Fin dal XIX secolo esperti ampelografi cercarono di classificarli e già nel 1893 il Molon ne distinse 24 varietà diverse.

 

Zone di coltivazione: questo vitigno è diffuso in alcune località del Trentino-Alto Adige, dei Colli Euganei, del Friuli-Venezia Giulia e della Sicilia.

 

Caratteristiche: foglia media, trilobata, a volte intera, con pagina inferiore glabra; grappolo medio o piuttosto grande, piramidale, alato, spargolo; acino medio, sferoidale, con buccia di colore giallo dorato piuttosto intenso.

 

Maturazione: da metà a fine settembre.

 

Produttività: buona.

 

Vigoria: buona.

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