Sinonimi: albana di Bertinoro, albana di Forlì, albana di Romagna, albana gentile.
Sono stati individuati venti cloni diversi di questo vitigno; cinque biotipi hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale: albana della serra, albana della compadrona, albana della bagarona, albana della gaiana e albana gentile di Bertinoro.
Cenni storici: le origini di questo vitigno sono talmente antiche da rendere difficile la distinzione tra storia e leggenda. Le prime notizie documentabili risalgono all’XI secolo e nel 1303 l’albana è citato in un testo di Pietro de’ Crescenzi, ma i suoi pregi sono stati sottolineati in modo particolare nel 1654 dal Tanara, che già distingueva il vitigno in diversi tipi.
Zone di coltivazione: questo vitigno è diffuso soprattutto nelle zone collinari della Romagna, mentre i tentativi di coltivazione in altre zone non hanno dato buoni risultati.
Caratteristiche: foglia grande, pentagonale, tri-pentalobata con lobi marcati, pagina superiore di colore verde scuro, bollosa; grappolo grande, di lunghezza variabile, generalmente cilindrico, ma anche conico o cilindro-conico, compatto, mediamente spargolo o spargolo, semplice o alato; acino di media grandezza, sferoidale, con buccia spessa, pruinosa, poco consistente e di colore giallo-verdognolo tendente all’ambrato.
Maturazione: terza decade di settembre.
Produttività : buona e abbastanza costante.
Vigoria: notevole.