Sinonimi: trebbiano della fiamma, trebbiano di Romagna.
Cenni storici: questo vitigno ha origini antichissime, era già noto e coltivato in Romagna ai tempi dei Romani e citato da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Nel corso dei secoli questo vitigno è stato oggetto di studi e, negli ultimi anni, di selezioni clonali che hanno portato all’omologazione di tre sottospecie diverse.
Zone di coltivazione: è il vitigno più coltivato in Romagna, soprattutto nella provincia di Ravenna, mentre la sua presenza è marginale nelle vicine province emiliane.
Caratteristiche: foglia media, pentagonale, pentalobata, pagina superiore di colore verde cupo, opaca; grappolo medio-grande, a forma conico-piramidale, compatto o semi-spargolo, alato; acino medio, sferoidale, con buccia pruinosa, consistente, di colore giallo-verdognolo e a volte lievemente ambrato.
Maturazione: prima decade di ottobre.
Produttività : abbondante e costante.
Vigoria: media o buona.