Sinonimi: migiu, mizu, semidamu.
Cenni storici: vitigno di origine sconosciuta, si coltiva in Sardegna da tempi remoti e le prime citazioni risalgono al 1780; nel XIX secolo è coltivato diffusamente in provincia di Cagliari, ma la sua presenza, dopo la crisi fillosserica, si è fortemente ridotta, anche a causa della bassa produttività. Spesso sono state evidenziate similitudini con il nuragus, ma sono solo apparenti.
Zone di coltivazione: questo vitigno è diffuso in Sardegna e coltivato limitatamente alla zona di Mogoro, nel Campidano di Oristano, su una superficie che non raggiunge i 50 ettari.
Caratteristiche: foglia medio-grande, pentalobata, con la pagina superiore glabra e quella inferiore mediamente setolosa; grappolo medio, tronco-conico, semiserrato, con una o due ali poco sviluppate; acino medio, ellittico, con buccia spessa e di colore giallo-verde.
Maturazione: metà settembre.
Produttività : medio-bassa e incostante, a causa della notevole sensibilità all’oidio.
Vigoria: media.