Sinonimi: neblou, prié rouge, prié rouzo, prunetta rossa.
Cenni storici: questo vitigno, da considerarsi tradizionale, è descritto per la prima volta da Francesco Lorenzo Gatta nel suo Saggio sulle viti e sui vini della Valle d’Aosta (1838). Louis-Napoléon Bich, nel suo Des cépages de la Vallée d’Aoste et leurs systèmes de culture (1896), lo classifica tra i vitigni a bacca grigia e acino rosato, insieme al pinot grigio e allo chasselas rosé, e ne attesta la diffusione nella Media Valle fino ad Arvier.
Zone di coltivazione: questo vitigno è coltivato in un areale abbastanza limitato, sia sulla destra sia sulla sinistra orografica della Dora Baltea, tra Aosta e Avise; oggi è diffuso soprattutto nei comuni di Aymavilles, Saint-Denis e Chambave.
Caratteristiche: foglia da media a grande, pentagonale, intera, talvolta trilobata, con superficie glabra, di colore verde cupo e lucente, con denti regolari, mediamente pronunciati e arrotondati; grappolo grande, piramidale e alato, mediamente compatto; acino da medio a grande, ovoidale, con buccia molto pruinosa, medio-tenera e di colore rosato, a volte violaceo.
Maturazione: medio-precoce.
Produttività : buona e abbastanza costante.
Vigoria: ottima; vitigno particolarmente resistente al freddo invernale.