Sinonimi: aglionzina, alionzina, pignolino, pignolo.
Cenni storici: questo vitigno non ha origini precise e i riferimenti alle uve pignole possono essere considerati quelli del Tanara (1654). È certamente coltivato da oltre un secolo sulle colline vicino a Bologna ma, prima del riconoscimento ottenuto con DM del 18/09/1978, fu oggetto di malintesi tra vivaisti e viticoltori, che a volte lo hanno confuso con il pinot bianco o il riesling italico.
Zone di coltivazione: questo vitigno è prevalentemente diffuso in provincia di Bologna, dove raggiunge livelli qualitativi di assoluto interesse nelle aree collinari.
Caratteristiche: foglia pentagonale, trilobata, più lunga che larga, pagina superiore aracnoidea, di colore verde chiaro; grappolo medio, lungo, quasi cilindrico, piuttosto serrato, raramente alato; acino di media grandezza, leggermente ellissoidale, con buccia pruinosa, spessa e di colore giallo dorato-verdognolo.
Maturazione: da fine settembre ai primi di ottobre.
Produttività : non abbondante ma costante.
Vigoria: ottima.